martedì 28 marzo 2017

Una interessante riflessione della prof. M. Redaelli della scuola Turati

IL DIGITALE? SERVE E VA INSEGNATO


La scuola dovrebbe essere sempre al passo con il presente: quanto è fondamentale la tecnologia, e soprattutto il digitale, per ottenere questo risultato?

Quelle digitali sono tra le competenze fondamentali del XXI secolo, così come indicato nel documento sulle competenze chiave europee per l'apprendimento permanente; la scuola ha il dovere di alfabetizzare i propri studenti riguardo ad esse al pari delle competenze di base, come leggere, scrivere e far di conto, che però, oggi, non sono più così scontate.
In molti ambiti lavorativi, inoltre, sono richieste delle conoscenze approfondite del funzionamento e utilizzo dei servizi Internet, in particolare dei Social Media.

Il digitale è pervasivo: non siamo più in grado di vivere senza. La quantità di informazioni disponibili è enorme e di facile accessibilità, ma altrettanto facilmente vengono dimenticate. Usando il digitale nella didattica vengono favorite le connessioni piuttosto che le nozioni. I paradigmi di apprendimento sono cambiati: sono incoraggiate le attività di collaborazione, l'apprendimento tra pari e la condivisione. I contenuti, fruiti in modo non sequenziale, possono essere facilmente riferiti alla realtà, alla quotidianità ed è possibile approfondire qualsiasi argomento.
L'impressione è, però, che l'uso diffuso della comunicazione sincrona svilisca e impoverisca la lingua e il linguaggio: si scrive troppo velocemente, le risposte sono brevi, immediate, senza troppo riflettere. La comunicazione appare superficiale, fredda, senza la personalizzazione di un proprio segno grafico. Ci si chiede, con un pizzico di nostalgia, chi mai più scriva una lettera d'amore.

Gli insegnanti sono ormai obbligati ad avvicinarsi all'utilizzo delle tecnologie digitali anche solo per svolgere le funzioni quotidiane del proprio lavoro, come quelle di compilare il registro elettronico o l'iscrizione ad un corso di formazione.
Alcuni insegnanti vedono le tecnologie digitali come una perdita di tempo, uno strumento che distoglie dall'apprendimento, nonostante usino uno smartphone e comunichino o ricerchino informazioni attraverso la rete.
Non tutti gli insegnanti sono equipaggiati per ripensare il proprio ruolo e il curriculum: manca ancora una formazione continua efficace.
Gli strumenti tecnologici o le reti scolastiche a volte non funzionano in maniera adeguata e possono portare all'abbandono.